2019-05-16 15:48:31

Superenduro Punta Ala il 18-19 maggio 2019



Dopo l’annuncio del percorso gara, che vede 5 Prove Speciali, 41km totali e 1.460 metri di dislivello, e la chiusura delle iscrizioni per raggiungimento del numero massimo di concorrenti ammessi è giunto il momento di entrare nel vivo della gara, che sarà unica nel suo genere a partire dalle Prove Libere del Sabato.

Il weekend toscano sarà intenso e interamente sulle gambe e spalle dei rider, una sfida epica da portarsi a casa assieme al proprio mezzo. Le Prove per la prima volta nella storia Superenduro dovranno essere effettuate interamente a pedali e senza l’ausilio delle risalite meccanizzate e la gara domenica andrà affrontata in totale autonomia senza la possibilità di ricevere assistenza meccanica a metà gara durante il Controllo Orario. In un terreno difficile e roccioso come quello del Punta Ala Trail Center, questo si traduce in cura del proprio mezzo, precisione di guida e scelta oculata dei componenti, con particolare attenzione alle gomme, che devono resistere allo stress e ai duri colpi provenienti dal fondo e da una guida che andrà via via appesantendosi.

La gara, nonostante le Speciali non siano eccessivamente lunghe e i dislivelli mai eccessivi, è molto fisica, con un crescendo di difficoltà tecnica di guida verso il finale. Gli ambienti attraversati sono molto particolari, dai boschi di leccio e macchia mediterranea, alle quercete del monte Alma ad oltre 540 m di quota.
I ragazzi del Punta Ala Trail Center stanno lavorando quotidianamente al fettucciamento del percorso e alla creazione di varianti.

La gara inizia con la Speciale 1 Le Api con poco dislivello che richiede da subito un grande sforzo fisico con il cuore a mille per i continui rilanci. Fondamentale qui spingere forte sui pedali e far correre la bici il più possibile per riuscire almeno a rifiatare un pò.
In PS2 The Guardian si rimane sempre in un ambiente molto vicino alla costa, ma il sentiero si fa più stretto e guidato rispetto a Le Api, con diverse sezioni in cui è possibile scegliere linee differenti. La parte finale di The Guardian è anche una delle più facilmente raggiungibili dal pubblico per cui ci sarà da aspettarsi un bel tifo!
In PS3 Cinghiale (Prova Speciale LIV), poco prima dell’arrivo al Controllo Orario presso il Castello di Scarlino, la gara si inizia a fare più tecnica. Tratti più scorrevoli lasciano spazio a porzioni scassate con alcuni passaggi all’interno di canali scavati nella roccia e gradoni.
Al CO di Scarlino ci sarà tutto il tempo per riposare e mangiare qualcosa, pronti per salire sul punto più alto della gara, Monte Alma a 540m di quota.
Da qui parte PS4, Kriminale (Prova Speciale Giant), una Speciale che sin dai primi metri mostra tutto il suo carattere con alcuni tecnici passaggi tra grosse rocce a cui seguono sezioni super veloci. Kriminale è anche la prova più ripida con diversi tornanti stretti, alcuni da anticipare mentre altri con linee decisamente obbligate.
Con PS5, la famosa Rock’Oh! (Prova Speciale Dainese), si entra nella leggenda di questa fantastica location, il punto dove ci sarà sicuramente la maggior parte del tifo. Questa Prova storica del Punta Ala Trail Center, ha visto scendere i migliori piloti al mondo di questa disciplina e il solo fatto di mettere le ruote lungo la speciale che ha visto uno dei sorpassi ad oggi ancora più epici dell’enduro (Fabien Barel su Greg Minaar) è un sogno per molti. Rock’Oh! è la prova più lunga e tecnica della giornata, un trail che non bisogna assolutamente sottovalutare e che anzi va affrontato con la massima concentrazione possibile nonostante la stanchezza. 3,3 km di rocce e canali con brevi tratti più scorrevoli ma sempre troppo corti per rifiatare completamente e far passare il dolore alle mani. Mano a mano che si scende il trail diventa sempre più cattivo e una volta al fondo guardandosi indietro ci si rende sempre conto del perché non è proprio il caso di dare troppa confidenza a Rock’Oh!







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Fonte: Punta Ala Superenduro 2019