2009-06-09 11:00:00

XTERRA ITALY Adventure 2009



Simone Origone, lo sciatore di velocità valdostano che ha vinto per ben quattro volte la Coppa del Mondo ha migliorato il record raggiungendo i 251.40 km/h, ha vinto la prima edizione di XTerra Adventure, competizione riservata a dieci grandi atleti dello sport, ospitata nello splendido scenario del Monte Tuttavista di Galtellì.
Dietro di lui il canottiere Elia Luini, di Varese, specialista di ‘doppio’, che ha partecipato agli ultimi Giochi Olimpici di Pechino nel 2008 arrivando in finale nel ‘due di coppia pesi leggeri’. Entrambi sono stati molto bravi nelle prove orienting, ma anche nei più classici percorsi adventure dove hanno messo in evidenza non comuni doti atletiche e di resistenza in un contesto ambientale difficile che non conoscevano.

Tra le donne la migliore prestazione è stata della californiana Hannah Cornett, la sportiva professionista del surf, della mountainbike e del triathlon, ma anche attrice in diverse serie televisive e cinematografiche. L’americana, molto regolare nelle varie prove, si è lasciata alle spalle la pluricampionessa di Triathlon Silvia Riccò e la tuffatrice trentina Francesca Dallapè. Entusiasmante la competizione seguita nei tratti più spettacolari del percorso da un numeroso pubblico, che ha sottoposto i dieci campioni a delle prove veramente dure con la natura e con se stessi. Un tragitto dove la loro capacità di resistenza e orientamento in un contesto ambientale costellato di insidie e di asperità.

XTERRA ADVENTURE ha offerto il meglio delle competizioni dell’outdoor, dove a contare e a fare la differenza anche ieri sono alcuni fattori come la prestanza e la preparazione fisica, ma anche la freddezza e capacità di autocontrollo e la tecnica.
I concorrenti sono arrivati, intorno alle 10 al campo gara in auto, con una prova di regolarità (quasi 15 km che dovevano percorrere in circa mezzora per non venire penalizzati). Poi giunti ai piedi del Monte Tuttavista hanno iniziato la vera e propria competizione quando in sella ad una mountainbike hanno percorso un tratto sconnesso.

All’altezza della località “Petra Istampata” hanno invece affrontato le prove di avventura estrema calandosi per trenta metri in corda doppia, poi dopo un breve tratto di corsa un altro passaggio da brividi percorrendo un ponte tibetano, appositamente realizzato per la competizione.
Le fatiche naturalmente sono proseguite con l’attraversamento di cinquanta metri di corde dondolanti e sospese nel vuoto che richiedono una buona dose di equilibrio e nervi ben saldi.
Poi l’approdo nella teleferica, un cavo di sessanta metri che grazie ad una carrucola li ha condotti nell'altra parte della depressione dove una volta a terra hanno ripreso ad arrampicarsi e correre lungo un sentiero di sei chilometri. Infine la discesa dal Tuttavista ad 800 metri con carta e bussola in mano in direzione di Galtellì.







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Fonte: XTERRA Ufficio Stampa