La BMW e le MTB con "l'elica"
Nei primi del '900 l'attività principale della BMW (inizialmente denominata BFW, acronimo di Bayerische Flugzeug Werke) era la costruzione di motori aeronautici. Negli anni 20 arrivarono le motociclette e, poco dopo, le automobili. Dal 1992, la Casa di Monaco progetta e realizza anche biciclette, utilizzando il know-how acquisito in campo automobilistico, soprattutto nello sviluppo dei telai, nel calcolo degli elementi e nel collaudo.

La cosiddetta "bike philosophy" di BMW è una sintesi fra leggerezza e stabilità. Ed è proprio su tali principi che è stata concepita la quarta generazione di biciclette del marchio bavarese, di cui fanno parte la Cross Country, la Mountain Bike Enduro, la Cruise Bike e la Touring bike (descritte in dettaglio in basso), in grado di soddisfare tutte le esigenze degli appassionati. I prezzi, non propriamente a "buon mercato", vanno dai 5100 euro della versione Cross Country, ai 500 euro per la Cruise Bike Junior.

Bike Cross Country
Può essere considerata l'equivalente di un'auto sportiva. Particolarmente leggera, è caratterizzata da un tubo superiore idroformato che rispecchia il singolare design BMW - simile a quello delle vetture - con superfici concave e convesse. Il cambio è pronto e preciso negli innesti.

Mountain Bike Enduro
Particolarmente maneggevole, consente di districarsi senza difficoltà anche sugli sterrati più insidiosi. Inoltre, è equipaggiata con il pneumatico Continental Mountain King Supersonic, che assicura massima aderenza in condizioni estreme.

BMW Touring Bike
Questo modello è disponibile in due varianti: bianco perla con cambio a mozzo e titanio con cambio a catena. Entrambe sono equipaggiate con il classico portapacchi sulla ruota posteriore.

BMW Cruise Bike
Una citybike per pedalate in totale relax. Particolarmente versatile è stata premiata con il Silver Design Award del Designpreis. Disponibile anche nella versione Junior, per i bambini dai 6 ai 9 anni, equipaggiata con tre freni indipendenti - 2 a disco, 1 a contropedale - che consentono spazi di frenata ridotti.

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Fonte: Quattroruote.it